Dal 1° aprile, i lavoratori dipendenti del settore privato, collaboratori iscritti alla Gestione separata e autonomi possono fare richiesta di congedo straordinario di 15 giorni (godibili continuativamente o in maniera frazionata) pagati al 50% dello stipendio.
La domanda può essere presentata tramite portale Inps, contact center e patronati e riguardare anche periodi di astensione antecedenti alla data di presentazione, purché non anteriori al 5 marzo.
Congedo parentale straordinario, come fare domanda
Con il messaggio 1416 del 30 marzo 2020 l’Inps ha comunicato le procedure per la compilazione e la trasmissione delle domande di congedo parentale Covid-19 e per la richiesta dei giorni di permesso aggiuntivi per l’assistenza ai familiari disabili. Le domande possono essere inviate tramite:
•codice PIN rilasciato dall’Istituto, oppure titolari un sistema certificato di riconoscimento individuale (SPID, CNS, CIE);
•patronato:
•contact center integrato, utilizzando il PIN, chiamando da rete fissa il numero verde gratuito 803.164 oppure da rete mobile, a pagamento, il numero 06 164.164.
Attenzione: non valgono, per queste prestazioni, le modalità di accesso semplificato recentemente introdotte dall’Istituto, che riguardano solo un numero limitato di prestazioni (fra cui, non la richiesta di congedi). Bisogna quindi utilizzare il codice PIN rilasciato dall’Istituto con le regole tradizionali, oppure le credenziali SPID, CIE, CNS.
Inps, i nuovi orari di accesso per fare domanda
Dal 2 aprile l’accesso ai servizi telematici dell’Inps è contingentato in base ai seguenti orari giornalieri:
•dalle 8 alle 16 i servizi saranno disponibili per patronati e intermediari abilitati, che potranno operare secondo le consuete modalità di accesso;
•dalle 16 alle 8 i servizi saranno disponibili per i cittadini, che potranno operare utilizzando le credenziali di accesso attualmente disponibili.
Chi può fare domanda
Il congedo introdotto dal decreto del 17 marzo per la cura dei minori durante il periodo di chiusura delle scuole, ricorda l’Inps, è di 15 giorni anche frazionabili, è indennizzato al 50% della retribuzione e coperto da contribuzione figurativa. Può essere utilizzato alternativamente dai due genitori.
È fruibile dai genitori lavoratori dipendenti del settore privato, dai lavoratori iscritti alla Gestione separata, dai lavoratori autonomi iscritti all’Inps e dai dipendenti pubblici.
Può essere chiesto per figli fino a 12 anni solo nel caso in cui l’altro genitore lavori e non sia né disoccupato né beneficiario di un sostegno al reddito (come ad esempio la Naspi o il Reddito di cittadinanza). Può quindi essere chiesto se l’altro genitore è in smart working e lavora da casa.
È prevista la possibilità di accedere al congedo, senza retribuzione e senza contribuzione (con richiesta solo al datore di lavoro) anche per quei lavoratori con figli tra i 12 e i 16 anni.
Congedo parentale e smart working
La circolare dell’Inps che recepisce le novità del decreto Cura Italia fa chiarezza sulla possibilità di chiedere il congedo parentale straordinario anche se uno dei due genitori è in smart working e quindi lavora da casa.
Congedo parentale straordinario, chi non può fare domanda
Il decreto Cura Italia dispone che non si può usufruire del congedo Covid-19 se è già stata fatta domanda per il bonus baby sitter e l’altro genitore è disoccupato o titolare di un sostegno al reddito (come ad esempio la Naspi o il Reddito di cittadinanza). Tali condizioni devono essere autocertificate dal richiedente al momento della presentazione telematica della domanda. Allo stesso modo verrà respinta l’eventuale domanda per il voucher baby sitter presentata dal genitore appartenente a un nucleo familiare in cui sia già in corso un congedo Covid-19.